Dio
Tautologicamente si può definire Dio una forma divina ineffabile.Esistono innumerevoli definizioni della divinità, ciascuna della quali, appunto definendolo, lo limita e lo rende incompatibile con ogni altra definizione. Nella psicologia di Jung si disegna la divinità come eggregore.
Del Dio padre onnipotente che ha generato, attraverso il figlio Gesų Cristo, il Cristianesimo, si parla nelle Sacre scritture: la Bibbia che comprende il Vecchio Testamento e il Nuovo Testamento.
In netta contrapposizione con il Dio dei cristiani č la figura di Satana, iconograficamente designata come Angelo del male.
Molte posizioni riconducono la lotta fra il bene e il male a una lotta fra due forze di pari livello, eterna e senza un vincitore. Questa teorizzazione e` sentita in varie sophie orientali e ha avuto una dottrina densa di conseguenze nel manicheismo. Il profeta Mani , rifacendosi alle idee di Zarathustra ( nome latinizzato in Zoroastro ), nella Persia del 7 secolo a.C.(odierna Iran) fece molti proseliti con una dottrina che prevedeva un'eterna contrapposizione fra il principio del bene e del male. L'idea di due principi a fondamento dell'essere contrastava con il pensiero greco che ricerco` delle spiegazioni non dicotomiche all'esistenza del male, pensando il non-essere come qualcosa di relativo, minore e inevitabile conseguenza che necessitava dell'essere-bene per esistere, mentre l'essere poteva evitare il non-essere restando Uno e puo` evitarlo tornando in se`.
La teologia cristiana ritiene il demonio non solo un'allegoria del male, ma uno spirito angelico che opera contro il bene, avendo scelto liberamente di non servire il bene e di usarvi contro i suoi molti doni. La divinita` resta pero` una potenza superiore al demonio e al male, e come li ha "creati" o meglio lasciati nascere, cosi` mantiene il potere di annientarli.
Con il cristianesimo l'attenzione verso il male si sposta dai mali terreni come cataclismi, terremoti e malattie ai mali dell'anima, all'azione del demonio che non mira tanto a peggiorare l'esistenza terrena dell'uomo quanto a farlo peccare e dannare in eterno.
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